Pesca Toscana

La pesca è uno sport che, come per l’attività venatoria, è sottoposto a delle regolamentazioni necessarie per preservare la fauna ittica.
Anche per tutti coloro che hanno intenzione di intraprendere questa attività nella Regione Toscana ci sono non solo delle indicazioni e delle regole da osservare, ma anche dei precisi passi da effettuare per poter ottenere tutti i permessi che consentono lo svolgimento di questo sport.
In questo articolo andremo quindi a vedere quali sono le indicazioni principali per poter praticare la pesca sportiva all’interno della Regione Toscana.

La pesca sportiva in Toscana

La pesca sportiva rientra tra le attività dilettantistiche e nella Regione Toscana può essere effettuata all’interno sia delle acque pubbliche dove può vivere la fauna ittica allo stato naturale, sia in apposti bacini (pubblici o privati) dedicati a questo tipo di sport.

Essa può essere esercitata da tutti coloro abbiano prima provveduto al pagamento della relativa tassa di concessione regionale e, successivamente, inviato la documentazione richiesta alla sezione apposita regionale oppure consegnata negli uffici territoriali preposti presenti in ogni capoluogo di provincia.

Sul sito della Regione Toscana all’indirizzo https://www.regione.toscana.it/-/sportelli-della-caccia-e-della-pesca è possibile avere tutti i riferimenti necessari e i relativi contatti.

Come ottenere la licenza di pesca in Toscana

La licenza di pesca in Toscana è possibile ottenerla con tre diverse modalità: di tipo B annuale, di tipo C quindicinale e di tipo D giornaliera.
Tutte queste autorizzano lo svolgimento della pesca mediante l’uso:

  • della canna, che può essere o meno munita di mulinello
  • della tirlindana
  • della mazzacchera
  • della bilancia

La licenza di tipo D è possibile ottenerla solo ed esclusivamente nel caso in cui ci si iscriva a manifestazioni o gare di pesca senza avere gli altri tipi di licenza; in questo caso è l’organizzatore stesso che acquisisce i dati anagrafici e li trasmette alle autorità competenti.

Nel caso in cui si scelga la licenza di tipo B o C, bisogna compilare il Modello B di richiesta per il rilascio ai sensi del D.M. del 26/01/2012, allegare il pagamento del bollettino e inviarlo alle competenti autorità regionali oppure collegarsi all’apposita pagina del sito alla sezione “pagamenti spontanei”.

La ricevuta del versamento deve sempre essere portata con sé ed esibita al personale addetto al controllo insieme ad un documento di riconoscimento in corso di validità.

Quanto costa fare la licenza di pesca in Toscana

Per attivare la richiesta della licenza di pesca bisogna effettuare un versamento alla Regione della corrispondente tassa di concessione regionale; questo deve essere obbligatoriamente effettuato sull’apposito sul c.c. postale dedicato (n. 26730507) e deve essere intestato a:
Regione Toscana – Tesoreria regionale con causale TASSA PER L’ESERCIZIO DELLA PESCA.

I costi della licenza di pesca sportiva variano a seconda del tipo di licenza che si vuole richiedere:

  • Il tipo B annuale ha un costo di 35 euro
  • Il tipo C quindicinale ha un costo di 10 euro
  • Il tipo D giornaliero ha un costo di 1 euro

Nel caso del tipo B o C, la valenza della licenza decorre dal giorno seguente quello in cui è stato effettuato il pagamento.

Dove si può pescare in Toscana

Come specificato nell’Articolo 2 della Legge Regionale numero 7 del 3 gennaio 2005, l’attività di pesca dilettantistica è consentita in tutte quelle aree pubbliche interne che sono di interesse per la pesca.

In tutta la regione esistono inoltre 48 campi gara, regolarmente registrati sul sito della Regione Toscana, divisi per provincie:

Ad Arezzo ce ne sono 4 (località Loro Ciuffenna sull’omonimo torrente, Pagliericcio sul torrente Solano e Santa Fiora sul fiume Tevere

A Firenze ce ne sono 14:

8 sul fiume Arno (Brunetti, Caserme, Verrazzano, Le Piaggie, Cigno, Terrapieno, Fonderia e San Donnino)

2 sul fiume Elsa (Certaldo Bassetti e Granaiolo)

Le restanti 4 sono sul fiume Greve (Campo Sportivo, Le Scuole, Ponte a Greve, La Passerella)

A Pisa ce ne sono 14 tutti sul fiume Arno:

Pisa città 6 ( Giardino Scotto, La Cella, Lungarno Cosimo I dei Medici, Palazzo dei Congressi, Prefettura, Scalo Roncioni)

Calcinaia 2 (Calcinaia Vecchia e Nuova mentre solo una nelle località di Castelfranco, San Casciano, Fornacette, Sassi, San Lorenzo e Pontedera.

A Pistoia ce ne sono 4: due sul torrente Ombrone (Ponte Lungo e Posticino), una sul torrente Lima a Tana a Termini e una sul torrente Limentra, a Taviano.

A Prato solo una sul fiume Bisenzio

A Siena 3, due sul fiume Elsa (San Marziale e Ulignano) e una sul torrente Arbia (Ponte D’Arbia)

A Livorno ce ne sono 4, due a Cecina e una a Marina di Cecina (tutte sl fiume omologo) e una a Scolmatore d’Arno a Vicarello

A Lucca ce ne sono 3: una a Borgo a Mozzano sul fiume Serchio, una sul Lago Massaciuccoli a Belvedere e uno a Turrite Secca sull’omonimo torrente.

Nella provincia di Grosseto una sola sul fiume Ombrone ad Istia.

Esistono inoltre 18 zone a regolamento specifico (zrs) che sono state istituite con il DGPR 6/r/18 dove la pesca è consentita solo agli autorizzati e che sono segnalate mediante apposita cartellonistica.

All’indirizzo web https://www.regione.toscana.it/-/pesca-elenco-zone-a-regolamento-specifico è possibile vedere la tabella con il relativo elenco dei tratti e la classificazione delle specie interessate.

Che cosa si pesca in Toscana

La Regione Toscana ha inserito in un apposito elenco le specie di pesci che è consentito pescare mediante la licenza di tipo dilettantistico e sportivo; in tale elenco è evidenziata la misura minima del pesce (che deve essere presa alle due stremità, quella anteriore del muso e quella posteriore della pinna caudale) e, per alcune di esse, anche il periodo in cui è tassativamente vietato effettuarne la pesca.

Le specie e/o i tipi di pesce che possono essere pescati in Toscana sono i seguenti:

Con divieto

  • Luccio ( misura minima 40 cm e divieto dal 1 gennaio al 1 aprile)
  • Salmonidi ( misura minima 22 cm e divieto dal 1 ottobre al 28 febbraio)
  • Persico
  • Reale (misura minima 20 cm e divieto dal 1 aprile al 30 giugno)
  • Trota (misura minima 30 cm e divieto dal 15 maggio al 30 giugno)
  • Sole (misura minima 30 cm e divieto dal 15 maggio al 30 giugno)
  • Carpa (misura minima 35 cm e divieto al 15 maggio al 30 giugno)
  • Tinca (misura minima 30 cm e divieto al 15 maggio al 30 giugno)

Senza divieto

  • Spigola (misura minima 30 cm)
  • Anguilla (misura minima 30 cm)
  • Storione (misura minima 60 cm)
  • Cefalo o Muggione (misura minima 20 cm)
  • Barbo (Padano, Canino, Europeo, Tiberino), misura minima 18 cm
  • Rombo o Passera (misura minima 25 cm)
  • Luccio