Se sei un pescatore ed ami praticare il tuo hobby in mare non puoi non organizzare una vacanza in Sardegna. Le coste selvagge a strapiombo sul mare, l’acqua cristallina e la presenza di vento per quasi tutto il periodo dell’anno rendono la Sardegna una meta da vivere. Proprio per le caratteristiche del territorio, le grandi spiagge sabbiose incontaminate, a fare da padrone tra le tecniche di pesca in mare, il surfcasting è quella che con ogni buona probabilità ti permetterà di effettuare catture davvero importanti ed emozionanti. Se invece la tua preferenza è la tecnica “a galleggiante” non mancano certo le scogliere, habitat per cefali e saraghi da pescare con il filo da pesca alla bolognese montato su un piccolo mulinello, canna di almeno 5mt e galleggiante di norma da 2-4gr. In Sardegna anche la pesca nelle acque interne è praticata e non mancano i siti di interesse: laghi, torrenti, dove praticare la pesca a mosca o con artificiale. Di seguito una guida esaustiva di cosa ti può servire per pescare in Sardegna, autorizzazioni, costi, luoghi e specie ittiche presenti nelle acque sarde.
Come ottenere la licenza di pesca in Sardegna
In merito alla pesca sportiva in mare, facendo riferimento al Decreto del Ministero delle politiche Agricole e Forestali all’ articolo 2 del 6/12/2010, il richiedente, dovrà provvedere a fornire alcune informazioni molto semplici, quali, le generalità, il tipo di pesca praticato e le Regioni in cui si pratica questa attività. Sarà necessario fornire il titolo per l’esercizio della pesca alle associazioni affiliate di pesca sportiva e ricreativa altresì alle associazioni di pesca professionali autorizzate. L’attestato dell’ avvenuta comunicazione funzionerà da titolo per l’esercizio della pesca. Tale decreto ha subito successivamente una modifica nel Luglio 2011 in cui si dispone l’annullamento di tale provvedimento per i pescatori ricreativi che effettuano attività di pesca a terra. Nel periodo intercorrente dal 15 giugno al 15 settembre di ciascun anno sono sospese le attività di controllo nei confronti dei pescatori ricreativi che praticano l’attività con imbarcazioni senza motore o di lunghezza inferiore a sei metri.
Nelle acque interne invece viene applicata la legge regionale n. 9/2018, articolo 3. L’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne della Sardegna viene regolamentata attraverso il possesso del titolo di licenza di tipo B. Tale documento ha una validità pari a cinque anni. Con decorrenza dal 01.01.2019 la licenza di pesca di tipo B si ottiene utilizzando la stessa ricevuta di versamento della tassa di concessione regionale su cui dovranno essere apposti i dati anagrafici del pescatore e la causale del versamento. Se richiesta dovrà essere esibita insieme ad un documento di identità valido ed alla attestazione di avvenuta compilazione, sul sito internet istituzionale della Regione Sardegna.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Sardegna
Anche in questo caso bisogna distinguere quello che è la direttiva per la pesca in mare e quella invece per le acque interne. La prima non prevede alcun pagamento basta registrarsi nel portale del Ministero delle politiche Agricole e Forestali e stampare la conferma di registrazione. Per quanto riguarda invece la pesca nelle acque interne è necessario dotarsi della licenza di pesca di tipo B da eseguire attraverso un versamento di 20 Euro con il sistema di pagamento PAGOPA. L’adempimento della tassa ha validità quinquennale. Sarà necessario indicare sulla causale del pagamento:
1) Cognome e nome del pescatore
2) tassa per esercizio della pesca sportiva – UPB E372.006; Capitolo EC116.008, Centro di responsabilità 00.06.01.09.
E’ opportuno tenere conto che sono esenti al pagamento di questa tassa, le persone che non effettuano la dichiarazione dei redditi secondo la normativa fiscale nazionale in merito all’ultimo periodo di imposta. Altra categoria che può beneficiare della licenza di pesca tipo B senza dover pagare il dovuto alle Regione sono le persone affette da disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/1992 e quelle che hanno una certificazione superiore al 66 % per invalidità civile, invalido di guerra, invalido al lavoro, invalido per causa di servizio. Tale condizione è prevista anche per chi ha più di 70 anni o minore di 18.
Dove si può pescare in Sardegna
Quando si parla di luoghi dove andare a pescare in Sardegna, ogni pescatore ha negli occhi e nella mente il mare di questa isola italiana. Se fortunati, avrete visto questo meraviglioso paesaggio marittimo di persona altrimenti, potrete godere di quelle meraviglie osservando qualche documentario o rivista sportiva. La scelta dove pescare è la più varia possibile; spiagge meravigliose, coste rocciose, scogliere si alternano nel paesaggio marittimo della Sardegna. Tra le più gettonate per una vacanza di pesca è senza alcun dubbio il Golfo degli Aranci con la sua spiaggia Bianca. Siamo a circa 20 chilometri da Olbia, un paese che vive di pesca e turismo, con uno dei porti più importanti del nord-est della Sardegna, ben collegato con la penisola. La spiaggia è a meno di 5 chilometri dal porto.
Anche le acque interne offrono dei siti interessanti per provare le nostre attrezzature da pesca. In questa breve guida voglio proporvi il lago di Coghinas, un lago artificiale confinante con i paesi di Monteacuto, in gran parte nel territorio del comune di Oschiri e per una più piccola parte nel comune di Tula. Il lago fu edificato negli anni venti con lo sbarramento dell’omonimo invaso con i suoi affluenti il rio Manni di Barchedda ed il rio Mannu di Ozieri. Ha una profondità massima di 50 MT e si estende per un totale di 17,9 km di superficie. La competenza del lago è stata recentemente affidata all’ ENAS ente gestore delle acque interne della Sardegna.
Che cosa si pesca in Sardegna
Ogni pescatore sa bene che in base al tipo di pesca che vuole effettuare andrà ad insidiare una particolare specie ittica. La fauna marina della Sardegna è di tipo mediterranea e conseguentemente non difficilmente potremo pescare nelle nostre giornate di surf-casting le orate le quali sono presenti un pò per tutto l’anno, le migliori catture però le potremo avere nel periodo autunnale e in inverno. Anche le mormore si avvicinano a riva con il mare in scaduta, insieme a spigole, saraghi e serra. La pesca con la bolognese dagli scogli risulta molto redditizia: una delle catture più apprezzate quella della spigola oltre all’ immancabile sarago.
Nelle acque dolci dei numerosi fiumi, torrenti e laghi presenti un po’ ovunque nel territorio interno della Sardegna possiamo trovare diverse specie di pesci: dalle anguille alle carpe, il persico reale, la tinca, la trota di lago. Da qualche tempo non è difficile imbattersi in catture non proprio autoctone ma ormai presenti stabilmente nelle acque dolci sarde: una su tutte quella del pesce gatto, frequentemente potremo incontrare nelle nostre giornate di pesca il persico sole e persino i gamberi della Louisiana e delle alborelle.
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Licenze e Regolamentazioni nella regioni italiane
Pesca Sardegna
La pesca sportiva in Sardegna
Indice
Se sei un pescatore ed ami praticare il tuo hobby in mare non puoi non organizzare una vacanza in Sardegna. Le coste selvagge a strapiombo sul mare, l’acqua cristallina e la presenza di vento per quasi tutto il periodo dell’anno rendono la Sardegna una meta da vivere. Proprio per le caratteristiche del territorio, le grandi spiagge sabbiose incontaminate, a fare da padrone tra le tecniche di pesca in mare, il surfcasting è quella che con ogni buona probabilità ti permetterà di effettuare catture davvero importanti ed emozionanti. Se invece la tua preferenza è la tecnica “a galleggiante” non mancano certo le scogliere, habitat per cefali e saraghi da pescare con il filo da pesca alla bolognese montato su un piccolo mulinello, canna di almeno 5mt e galleggiante di norma da 2-4gr. In Sardegna anche la pesca nelle acque interne è praticata e non mancano i siti di interesse: laghi, torrenti, dove praticare la pesca a mosca o con artificiale. Di seguito una guida esaustiva di cosa ti può servire per pescare in Sardegna, autorizzazioni, costi, luoghi e specie ittiche presenti nelle acque sarde.
Come ottenere la licenza di pesca in Sardegna
In merito alla pesca sportiva in mare, facendo riferimento al Decreto del Ministero delle politiche Agricole e Forestali all’ articolo 2 del 6/12/2010, il richiedente, dovrà provvedere a fornire alcune informazioni molto semplici, quali, le generalità, il tipo di pesca praticato e le Regioni in cui si pratica questa attività. Sarà necessario fornire il titolo per l’esercizio della pesca alle associazioni affiliate di pesca sportiva e ricreativa altresì alle associazioni di pesca professionali autorizzate. L’attestato dell’ avvenuta comunicazione funzionerà da titolo per l’esercizio della pesca. Tale decreto ha subito successivamente una modifica nel Luglio 2011 in cui si dispone l’annullamento di tale provvedimento per i pescatori ricreativi che effettuano attività di pesca a terra. Nel periodo intercorrente dal 15 giugno al 15 settembre di ciascun anno sono sospese le attività di controllo nei confronti dei pescatori ricreativi che praticano l’attività con imbarcazioni senza motore o di lunghezza inferiore a sei metri.
Nelle acque interne invece viene applicata la legge regionale n. 9/2018, articolo 3. L’esercizio della pesca sportiva nelle acque interne della Sardegna viene regolamentata attraverso il possesso del titolo di licenza di tipo B. Tale documento ha una validità pari a cinque anni. Con decorrenza dal 01.01.2019 la licenza di pesca di tipo B si ottiene utilizzando la stessa ricevuta di versamento della tassa di concessione regionale su cui dovranno essere apposti i dati anagrafici del pescatore e la causale del versamento. Se richiesta dovrà essere esibita insieme ad un documento di identità valido ed alla attestazione di avvenuta compilazione, sul sito internet istituzionale della Regione Sardegna.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Sardegna
Anche in questo caso bisogna distinguere quello che è la direttiva per la pesca in mare e quella invece per le acque interne. La prima non prevede alcun pagamento basta registrarsi nel portale del Ministero delle politiche Agricole e Forestali e stampare la conferma di registrazione. Per quanto riguarda invece la pesca nelle acque interne è necessario dotarsi della licenza di pesca di tipo B da eseguire attraverso un versamento di 20 Euro con il sistema di pagamento PAGOPA. L’adempimento della tassa ha validità quinquennale. Sarà necessario indicare sulla causale del pagamento:
1) Cognome e nome del pescatore
2) tassa per esercizio della pesca sportiva – UPB E372.006; Capitolo EC116.008, Centro di responsabilità 00.06.01.09.
E’ opportuno tenere conto che sono esenti al pagamento di questa tassa, le persone che non effettuano la dichiarazione dei redditi secondo la normativa fiscale nazionale in merito all’ultimo periodo di imposta. Altra categoria che può beneficiare della licenza di pesca tipo B senza dover pagare il dovuto alle Regione sono le persone affette da disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/1992 e quelle che hanno una certificazione superiore al 66 % per invalidità civile, invalido di guerra, invalido al lavoro, invalido per causa di servizio. Tale condizione è prevista anche per chi ha più di 70 anni o minore di 18.
Dove si può pescare in Sardegna
Quando si parla di luoghi dove andare a pescare in Sardegna, ogni pescatore ha negli occhi e nella mente il mare di questa isola italiana. Se fortunati, avrete visto questo meraviglioso paesaggio marittimo di persona altrimenti, potrete godere di quelle meraviglie osservando qualche documentario o rivista sportiva. La scelta dove pescare è la più varia possibile; spiagge meravigliose, coste rocciose, scogliere si alternano nel paesaggio marittimo della Sardegna. Tra le più gettonate per una vacanza di pesca è senza alcun dubbio il Golfo degli Aranci con la sua spiaggia Bianca. Siamo a circa 20 chilometri da Olbia, un paese che vive di pesca e turismo, con uno dei porti più importanti del nord-est della Sardegna, ben collegato con la penisola. La spiaggia è a meno di 5 chilometri dal porto.
Anche le acque interne offrono dei siti interessanti per provare le nostre attrezzature da pesca. In questa breve guida voglio proporvi il lago di Coghinas, un lago artificiale confinante con i paesi di Monteacuto, in gran parte nel territorio del comune di Oschiri e per una più piccola parte nel comune di Tula. Il lago fu edificato negli anni venti con lo sbarramento dell’omonimo invaso con i suoi affluenti il rio Manni di Barchedda ed il rio Mannu di Ozieri. Ha una profondità massima di 50 MT e si estende per un totale di 17,9 km di superficie. La competenza del lago è stata recentemente affidata all’ ENAS ente gestore delle acque interne della Sardegna.
Che cosa si pesca in Sardegna
Ogni pescatore sa bene che in base al tipo di pesca che vuole effettuare andrà ad insidiare una particolare specie ittica. La fauna marina della Sardegna è di tipo mediterranea e conseguentemente non difficilmente potremo pescare nelle nostre giornate di surf-casting le orate le quali sono presenti un pò per tutto l’anno, le migliori catture però le potremo avere nel periodo autunnale e in inverno. Anche le mormore si avvicinano a riva con il mare in scaduta, insieme a spigole, saraghi e serra. La pesca con la bolognese dagli scogli risulta molto redditizia: una delle catture più apprezzate quella della spigola oltre all’ immancabile sarago.
Nelle acque dolci dei numerosi fiumi, torrenti e laghi presenti un po’ ovunque nel territorio interno della Sardegna possiamo trovare diverse specie di pesci: dalle anguille alle carpe, il persico reale, la tinca, la trota di lago. Da qualche tempo non è difficile imbattersi in catture non proprio autoctone ma ormai presenti stabilmente nelle acque dolci sarde: una su tutte quella del pesce gatto, frequentemente potremo incontrare nelle nostre giornate di pesca il persico sole e persino i gamberi della Louisiana e delle alborelle.