Per tutti gli amanti della pesca sportiva, il Piemonte rappresenta una delle mete predilette per gli splendidi luoghi in cui è possibile pescare e la fauna acquatica che è possibile trovarvi.
La pesca sportiva viene regolamentata dalla Regione e dalla Città metropolitana di Torino, che rilasciano un vademecum annuale per i pescatori, contenente tutte le informazioni utili e necessarie per la pesca, ivi comprese le modalità ed i luoghi in cui essa può essere effettuata. Nello stesso vademecum è contenuto anche un dettagliato elenco della fauna che è possibile pescare e di quella per cui è stato imposto il divieto di pesca (temporaneo o permanente).
Naturalmente per poter pescare è necessario avere l’apposita licenza, le cui caratteristiche e modalità di ottenimento saranno descritte di seguito in questo articolo.
È consigliato dalle autorità locale di stampare e portare sempre con sé il regolamento di pesca regionale, che è possibile trovare e scaricare facilmente dalle pagine web istituzionali.
Come ottenere la licenza di pesca in Piemonte
Esistono tre tipi di licenze di pesca che è possibile ottenere, ciascuno adatto a persone con esigenze diverse; vi sono la licenza di tipo A per la pesca professionale, le tipo B e D per la pesca dilettantistica e poi il cosiddetto permesso di pesca temporaneo.
Per ottenere la licenza di tipo A è necessario fondare un’impresa di pesca ed adempiere al pagamento della tassa di rilascio e della tassa e soprattassa annuale; la licenza viene rilasciata dalla Città metropolitana di Torino o dalla Provincia di residenza, ha validità sei anni dalla data di emissione.
La licenza di tipo B è costituita dalle ricevute di avvenuto pagamento della tassa e soprattassa annuale prevista per questo tipo di licenza, ed è valida per la pesca dilettantistica. La licenza ha validità di un anno (trecentosessantacinque giorni dalla data di rilascio). Si segnala che alcune categorie di cittadini italiani, ovvero i minori di 14 anni e coloro che sono indicati nell’art.3 della legge quadro 5 febbraio 1992 sono esentati dal pagamento della tassa e della soprattassa.
La licenza di tipo D riguarda la pesca dilettantistica per stranieri ed è costituita dalla ricevuta di pagamento della tassa di rilascio della licenza stessa. Come facilmente intuibile dal nome, questo tipo di licenza è riservata ai cittadini stranieri, ha validità tre mesi a partire dal giorno dell’emissione.
Quando si pesca è necessario avere con sé, oltre all’apposita licenza, anche un documento di identità valido, da esibire agli agenti di vigilanza qualora questi ne facciano richiesta.
Il permesso temporaneo di pesca dura un giorno ed è valido soltanto nelle acque della Città metropolitana di Torino o in quelle della Provincia da cui è stato rilasciato. La Città metropolitana e le Provincie decidono autonomamente quali debbano essere le modalità di rilascio di tale permesso. Tutte le licenze rilasciate dalle altre Regioni o Province autonome italiane sono valide sul territorio della Regione Piemonte.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Piemonte
Ciascuna licenza ha delle tariffe specifiche che vanno versate affinché si possa esercitare la pesca.
I pagamenti della tassa e della soprattassa vanno effettuati insieme tramite il sistema di pagamento PAGOPA, raggiungibile dalla sezione Licenza di Pesca sul sito Sistemapiemonte.
Gli importi da pagare sono i seguenti: per la licenza A 65 Euro totali, di cui 22 Euro di tassa annuale e 43 Euro di soprattassa; per la licenza di tipo B 35 Euro totali, di cui 12 Euro di tassa e 23 di soprattassa; per la licenza di tipo D occorre pagare 14 Euro di tassa di rilascio.
I versamenti possono essere saldati tramite home banking, carta di credito e le altre modalità indicate dal sistema PAGOPA. Se si preferisce il pagamento differito a quello immediato, allora si deve scaricare e stampare l’apposito avviso di pagamento mediante il quale è possibile pagare presso uno sportello ATM, l’ufficio postale, i punti vendita Banca 5, SISAL e Lottomatica.
Dove si può pescare in Piemonte
I luoghi dove pescare in Piemonte sono numerosi e molto vari. La Regione identifica delle acque principali, presso le quali si può pescare sia con licenza di tipo A, sia di tipo B e D, e delle acque secondarie, presso le quali può essere praticata soltanto la pesca dilettantistica (licenze di tipo B e D). Le cosiddette acque principali sono: Lago Grande di Avigliana, Lago di Candia, Lago di Viverone.
Le acque secondarie sono tutti quei bacini d’acqua/fiumi/ruscelli che non sono acque principali e presso le quali vi è fauna ittica.
Le più importanti acque secondarie del Piemonte sono: Po, Dora Baltea, Ticino Tànaro per quanto riguarda i fiumi, Laghi della Val d’Ossola, Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago del Mucrone, Laghi del Monviso per quanto riguarda i laghi.
Questi sono in assoluto i luoghi preferiti dai pescatori piemontesi, presso cui si possono trovare facilmente prede da pescare.
Per coloro che praticano la pesca dilettantistica è sconsigliato pescare presso le acque principali, che sono frequentate soprattutto da pescatori professionisti, ovvero da imprese organizzate con strumenti di pesca avanzati.
Che cosa si pesca in Piemonte
Vi è un gran vasto novero di specie ittiche in Piemonte, ciascuna con le proprie qualità e peculiarità.
Molto diffuso è il Pigo, pesce d’acqua dolce lungo circa 20cm, concentrato soprattutto nei corsi fluviali, e cacciabile tutto l’anno (non vi sono divieti di pesca per questo pesce).
A seguire vi è l’Agone, anche questo tipico pesce d’acqua dolce molto conosciuto, il Luccio, pesce grande e molto ricercato, il Pesce Persico Reale, la Carpa, apprezzatissima nella cucina locale, e poi ancora: il Barbo, la Tinca, la Trota iridea, il Cavedano, la Bondella, il Coregone ed altri ancora.
Prima di cimentarsi nella pesca, è consigliato fortemente consultare in modo approfondito il vademecum del pescatore, per controllare quali siano le misure minime di ogni pesca e quali siano i periodi in cui la loro pesca è vietata, oltre ad altre eventuali indicazioni da seguire per pescare in maniera corretta.
Le sedi Fipsas della Regione Piemonte
Regione Piemonte
Torino
TEL: 0141595313
MAIL: piemonte@fipsas.it
Sez.Prov. Alessandria
Alessandria
TEL:131265264
MAIL:alessandria@fipsas.it
Sez.Prov. Asti
Settime
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MAIL: asti@fipsas.it
Sez.Prov. Biella
Biella
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Sez.Prov. Cuneo
Cuneo
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MAIL: cuneo@fipsas.it
Sez.Prov. Novara
San Pietro Mosezzo
TEL: 0321391281
MAIL: novara@fipsas.it
Sez.Prov. Torino
Torino
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Villadossola
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MAIL: verbania@fipsas.it
Sez.Prov. Vercelli
Vercelli
TEL: 0161254292
MAIL: vercelli@fipsas.it
Licenze e Regolamentazioni nella regioni italiane
Pesca Piemonte
La pesca sportiva in Piemonte
Indice
Per tutti gli amanti della pesca sportiva, il Piemonte rappresenta una delle mete predilette per gli splendidi luoghi in cui è possibile pescare e la fauna acquatica che è possibile trovarvi.
La pesca sportiva viene regolamentata dalla Regione e dalla Città metropolitana di Torino, che rilasciano un vademecum annuale per i pescatori, contenente tutte le informazioni utili e necessarie per la pesca, ivi comprese le modalità ed i luoghi in cui essa può essere effettuata. Nello stesso vademecum è contenuto anche un dettagliato elenco della fauna che è possibile pescare e di quella per cui è stato imposto il divieto di pesca (temporaneo o permanente).
Naturalmente per poter pescare è necessario avere l’apposita licenza, le cui caratteristiche e modalità di ottenimento saranno descritte di seguito in questo articolo.
È consigliato dalle autorità locale di stampare e portare sempre con sé il regolamento di pesca regionale, che è possibile trovare e scaricare facilmente dalle pagine web istituzionali.
Come ottenere la licenza di pesca in Piemonte
Esistono tre tipi di licenze di pesca che è possibile ottenere, ciascuno adatto a persone con esigenze diverse; vi sono la licenza di tipo A per la pesca professionale, le tipo B e D per la pesca dilettantistica e poi il cosiddetto permesso di pesca temporaneo.
Per ottenere la licenza di tipo A è necessario fondare un’impresa di pesca ed adempiere al pagamento della tassa di rilascio e della tassa e soprattassa annuale; la licenza viene rilasciata dalla Città metropolitana di Torino o dalla Provincia di residenza, ha validità sei anni dalla data di emissione.
La licenza di tipo B è costituita dalle ricevute di avvenuto pagamento della tassa e soprattassa annuale prevista per questo tipo di licenza, ed è valida per la pesca dilettantistica. La licenza ha validità di un anno (trecentosessantacinque giorni dalla data di rilascio). Si segnala che alcune categorie di cittadini italiani, ovvero i minori di 14 anni e coloro che sono indicati nell’art.3 della legge quadro 5 febbraio 1992 sono esentati dal pagamento della tassa e della soprattassa.
La licenza di tipo D riguarda la pesca dilettantistica per stranieri ed è costituita dalla ricevuta di pagamento della tassa di rilascio della licenza stessa. Come facilmente intuibile dal nome, questo tipo di licenza è riservata ai cittadini stranieri, ha validità tre mesi a partire dal giorno dell’emissione.
Quando si pesca è necessario avere con sé, oltre all’apposita licenza, anche un documento di identità valido, da esibire agli agenti di vigilanza qualora questi ne facciano richiesta.
Il permesso temporaneo di pesca dura un giorno ed è valido soltanto nelle acque della Città metropolitana di Torino o in quelle della Provincia da cui è stato rilasciato. La Città metropolitana e le Provincie decidono autonomamente quali debbano essere le modalità di rilascio di tale permesso.
Tutte le licenze rilasciate dalle altre Regioni o Province autonome italiane sono valide sul territorio della Regione Piemonte.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Piemonte
Ciascuna licenza ha delle tariffe specifiche che vanno versate affinché si possa esercitare la pesca.
I pagamenti della tassa e della soprattassa vanno effettuati insieme tramite il sistema di pagamento PAGOPA, raggiungibile dalla sezione Licenza di Pesca sul sito Sistemapiemonte.
Gli importi da pagare sono i seguenti: per la licenza A 65 Euro totali, di cui 22 Euro di tassa annuale e 43 Euro di soprattassa; per la licenza di tipo B 35 Euro totali, di cui 12 Euro di tassa e 23 di soprattassa; per la licenza di tipo D occorre pagare 14 Euro di tassa di rilascio.
I versamenti possono essere saldati tramite home banking, carta di credito e le altre modalità indicate dal sistema PAGOPA. Se si preferisce il pagamento differito a quello immediato, allora si deve scaricare e stampare l’apposito avviso di pagamento mediante il quale è possibile pagare presso uno sportello ATM, l’ufficio postale, i punti vendita Banca 5, SISAL e Lottomatica.
Dove si può pescare in Piemonte
I luoghi dove pescare in Piemonte sono numerosi e molto vari. La Regione identifica delle acque principali, presso le quali si può pescare sia con licenza di tipo A, sia di tipo B e D, e delle acque secondarie, presso le quali può essere praticata soltanto la pesca dilettantistica (licenze di tipo B e D).
Le cosiddette acque principali sono: Lago Grande di Avigliana, Lago di Candia, Lago di Viverone.
Le acque secondarie sono tutti quei bacini d’acqua/fiumi/ruscelli che non sono acque principali e presso le quali vi è fauna ittica.
Le più importanti acque secondarie del Piemonte sono: Po, Dora Baltea, Ticino Tànaro per quanto riguarda i fiumi, Laghi della Val d’Ossola, Lago Maggiore, Lago d’Orta, Lago del Mucrone, Laghi del Monviso per quanto riguarda i laghi.
Questi sono in assoluto i luoghi preferiti dai pescatori piemontesi, presso cui si possono trovare facilmente prede da pescare.
Per coloro che praticano la pesca dilettantistica è sconsigliato pescare presso le acque principali, che sono frequentate soprattutto da pescatori professionisti, ovvero da imprese organizzate con strumenti di pesca avanzati.
Che cosa si pesca in Piemonte
Vi è un gran vasto novero di specie ittiche in Piemonte, ciascuna con le proprie qualità e peculiarità.
Molto diffuso è il Pigo, pesce d’acqua dolce lungo circa 20cm, concentrato soprattutto nei corsi fluviali, e cacciabile tutto l’anno (non vi sono divieti di pesca per questo pesce).
A seguire vi è l’Agone, anche questo tipico pesce d’acqua dolce molto conosciuto, il Luccio, pesce grande e molto ricercato, il Pesce Persico Reale, la Carpa, apprezzatissima nella cucina locale, e poi ancora: il Barbo, la Tinca, la Trota iridea, il Cavedano, la Bondella, il Coregone ed altri ancora.
Prima di cimentarsi nella pesca, è consigliato fortemente consultare in modo approfondito il vademecum del pescatore, per controllare quali siano le misure minime di ogni pesca e quali siano i periodi in cui la loro pesca è vietata, oltre ad altre eventuali indicazioni da seguire per pescare in maniera corretta.