La Liguria non è soltanto apprezzata per gli splendidi paesaggi e le sue spiagge da sogno, ma anche per il gran numero di luoghi dove è possibile andare a pescare.
La pesca sportiva in Liguria è molto diffusa, e la Regione rappresenta una delle mete predilette da tutti i pescatori italiani.
Naturalmente, per praticare la pesca sportiva in Liguria è necessario munirsi dell’apposita licenza nonché del tesserino segna catture. Occorre poi consultare l’apposito regolamento regionale di pesca per conoscere i posti dove pescare, quali pesci si possono trovare ed i relativi periodi di divieto e misure minime e qual è l’attrezzatura necessaria che bisogna avere sempre con sé.
Di seguito sono analizzate nel dettaglio tutte le informazioni che bisogna conoscere per praticare la pesca sportiva in Liguria.
Come ottenere la licenza di pesca in Liguria
Vi sono diversi tipi di licenze, ciascuno adatto a soggetti con esigenze diverse.
La licenza di tipo A permette di praticare la pesca professionale, ovvero si può ottenere nel caso la pesca sia l’attività lavorativa svolta dal soggetto. La pesca dilettantistica e sportiva si può praticare invece dopo aver ottenuto la licenza tipo B, C o D.
La licenza di tipo B permette al pescatore di pescare utilizzando la canna con o senza mulinello e tutti gli attrezzi indicati nella tabella A allegata alla legge n.8/2014 della Regione Liguria, ha validità di un anno dalla data di emissione.
Lo stesso permette di fare la licenza di tipo C, con l’unica differenza che in questo caso il possidente può utilizzare soltanto delle canne senza mulinello; anche in questo caso la validità è di un anno.
A poter fare richiesta per l’ottenimento delle licenze B e C sono i cittadini italiani che risiedono in Liguria.
I cittadini stranieri possono richiedere la licenza di tipo D, che permette di utilizzare una canna con o senza mulinello e ha validità di tre mesi. Esiste poi un altro tipo di licenza, la E, anche conosciuta come permesso temporaneo, che può avere durata un giorno, tre giorni oppure una settimana, con la quale si può praticare la pesca nelle acque libere e nelle riserve turistiche.
Le licenze sopra descritte sono costituite dalla ricevuta di pagamento della tassa regionale ad esse collegata. Si ricorda che quando si pesca è sempre necessario avere con sé il documento di identità, che va mostrato agli agenti di vigilanza qualora ne facciano richiesta.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Liguria
Per ottenere la licenza di pesca occorre pagare la tassa regionale secondo le modalità rese note dalla Regione, ovvero tramite la piattaforma PAGOPA. Quando si effettua il versamento, bisogna indicare chiaramente: dati anagrafici del pescatore, Comune e Provincia di residenza, la causale e l’eventuale associazione di pesca cui si appartiene.
Il pagamento va effettuato verso il conto corrente della Provincia di residenza: n.11491164 per Genova, n.12290177 per Imperia, n.12289195 per La Spezia, n.12290169 per Savona.
Il tutto va intestato a “Regione Liguria, tasse e soprattasse licenze pesca”.
Le tariffe da pagare sono le seguenti: 45,45 Euro per la licenza di tipo B, 26,34 Euro per la tipo C, 17,04 Euro per la tipo D.
Per la licenza tipo E (permesso temporaneo), la tariffa cambia a seconda della durata del permesso: 5,00 Euro per una giornata, 8,00 Euro per tre giorni e 13 Euro per una settimana.
Le persone over 65 hanno diritto ad una tariffa agevolata per le licenze B e C: 22,72 Euro per la B e 13,17 Euro per la C.
Coloro che hanno meno di 16 anni e le persone handicappate (così come indicato nella legge n.104/1992) non debbono pagare alcuna somma per ottenere il titolo abilitativo alla pesca sportiva o dilettantistica.
Come richiedere il tesserino segna catture in Liguria
Il tesserino segna catture è un utile libretto sul quale il pescatore deve annotare la quantità e la specie (se possibile) del pesce pescato, affinché poi la Regione possa organizzare un piano appropriato di ripopolamento della fauna ittica.
Il tesserino è gratuito per i residenti della Liguria, mentre per i non residenti ha un costo di 10,00 Euro.
Esso viene rilasciato dalle associazioni di pescatori riconosciute e dagli appositi Uffici territoriali regionali. Il tesserino ha validità di un anno, alla scadenza deve essere riconsegnato presso il luogo cui lo si è precedentemente prelevato.
La Regione offre anche la possibilità, in alternativa al classico tesserino cartaceo, di ottenere un tesserino digitale dematerializzato.
Dove si può pescare in Liguria
I posti per pescare in Liguria di certo non mancano: ce ne sono molti, per tutti i gusti.
I luoghi principali dove si concentra la pesca sportiva sono i fiumi Scrivia e Trebbia, pieni di pesci d’acqua dolce.
Vi sono poi i bozi di Saudino a Sarzana, zona con laghi profondi anche 15 metri e vecchie cave di argilla. I bozi sono in totale 11, e presso di essi si possono praticare diversi tipi di pesca (pesca a bolognese, carp fishing e pesca a spinning).
Ancora, vi è la riserva di ponte di Savignone in provincia di Genova, luogo in cui è possibile pescare soprattutto trote, ed il lago di Osiglia, nella zona di Savona, bacino artificiale abitato da trote iridee, cavedani e persici reali.
Ogni luogo ha la sua tipica fauna ittica; il consiglio quindi, è di verificare quali pesci abitano i vari luoghi, in modo da poter pescare nel luogo che si preferisce, tenendo in considerazione anche quello che si vorrebbe effettivamente portare a casa.
Che cosa si pesca in Liguria
In Liguria si possono trovare tutte le più note specie di pesci d’acqua dolce e salata. Tra i pesci più diffusi si trovano: lo Storione, il Sarago, il Cefalo, ma anche pesci più ricercati come la Spigola, il Tonno rosso, l’Orata selvaggia, la Sogliola, lo Sgombro ed il Pesce spada.
Ogni pesce ha degli specifici periodi di divieto durante i quali la pesca è vietata, e delle misure minime che devono essere rispettate per ritenere la pesca lecita.
La misura del pesce va scoperta misurando dall’apice del muso fino all’estremità della pinna caudale; una volta pescato il pesce è necessario capire subito se le sue misure rientrino o meno nei parametri di legge, in modo da poter, in caso, ributtarlo in acqua.
Le sedi Fipsas della Regione Liguria
Regione Liguria
Genova
TEL:108394985
MAIL:liguria@fipsas.it
Sez.Prov. Genova
Genova
TEL:103627025
MAIL:genova@fipsas.it
Sez.Prov. Imperia
Imperia
TEL:183296735
MAIL:imperia@fipsas.it
Sez.Prov. La Speziaigo
La Spezia
TEL:187511026
MAIL:spezia@fipsas.it
Sez.Prov. Savona
Savona
TEL:19828449
MAIL:savona@fipsas.it
Licenze e Regolamentazioni nella regioni italiane
Pesca Liguria
La pesca sportiva in Liguria
Indice
La Liguria non è soltanto apprezzata per gli splendidi paesaggi e le sue spiagge da sogno, ma anche per il gran numero di luoghi dove è possibile andare a pescare.
La pesca sportiva in Liguria è molto diffusa, e la Regione rappresenta una delle mete predilette da tutti i pescatori italiani.
Naturalmente, per praticare la pesca sportiva in Liguria è necessario munirsi dell’apposita licenza nonché del tesserino segna catture. Occorre poi consultare l’apposito regolamento regionale di pesca per conoscere i posti dove pescare, quali pesci si possono trovare ed i relativi periodi di divieto e misure minime e qual è l’attrezzatura necessaria che bisogna avere sempre con sé.
Di seguito sono analizzate nel dettaglio tutte le informazioni che bisogna conoscere per praticare la pesca sportiva in Liguria.
Come ottenere la licenza di pesca in Liguria
Vi sono diversi tipi di licenze, ciascuno adatto a soggetti con esigenze diverse.
La licenza di tipo A permette di praticare la pesca professionale, ovvero si può ottenere nel caso la pesca sia l’attività lavorativa svolta dal soggetto.
La pesca dilettantistica e sportiva si può praticare invece dopo aver ottenuto la licenza tipo B, C o D.
La licenza di tipo B permette al pescatore di pescare utilizzando la canna con o senza mulinello e tutti gli attrezzi indicati nella tabella A allegata alla legge n.8/2014 della Regione Liguria, ha validità di un anno dalla data di emissione.
Lo stesso permette di fare la licenza di tipo C, con l’unica differenza che in questo caso il possidente può utilizzare soltanto delle canne senza mulinello; anche in questo caso la validità è di un anno.
A poter fare richiesta per l’ottenimento delle licenze B e C sono i cittadini italiani che risiedono in Liguria.
I cittadini stranieri possono richiedere la licenza di tipo D, che permette di utilizzare una canna con o senza mulinello e ha validità di tre mesi.
Esiste poi un altro tipo di licenza, la E, anche conosciuta come permesso temporaneo, che può avere durata un giorno, tre giorni oppure una settimana, con la quale si può praticare la pesca nelle acque libere e nelle riserve turistiche.
Le licenze sopra descritte sono costituite dalla ricevuta di pagamento della tassa regionale ad esse collegata. Si ricorda che quando si pesca è sempre necessario avere con sé il documento di identità, che va mostrato agli agenti di vigilanza qualora ne facciano richiesta.
Quanto costa fare la licenza di pesca in Liguria
Per ottenere la licenza di pesca occorre pagare la tassa regionale secondo le modalità rese note dalla Regione, ovvero tramite la piattaforma PAGOPA. Quando si effettua il versamento, bisogna indicare chiaramente: dati anagrafici del pescatore, Comune e Provincia di residenza, la causale e l’eventuale associazione di pesca cui si appartiene.
Il pagamento va effettuato verso il conto corrente della Provincia di residenza: n.11491164 per Genova, n.12290177 per Imperia, n.12289195 per La Spezia, n.12290169 per Savona.
Il tutto va intestato a “Regione Liguria, tasse e soprattasse licenze pesca”.
Le tariffe da pagare sono le seguenti: 45,45 Euro per la licenza di tipo B, 26,34 Euro per la tipo C, 17,04 Euro per la tipo D.
Per la licenza tipo E (permesso temporaneo), la tariffa cambia a seconda della durata del permesso: 5,00 Euro per una giornata, 8,00 Euro per tre giorni e 13 Euro per una settimana.
Le persone over 65 hanno diritto ad una tariffa agevolata per le licenze B e C: 22,72 Euro per la B e 13,17 Euro per la C.
Coloro che hanno meno di 16 anni e le persone handicappate (così come indicato nella legge n.104/1992) non debbono pagare alcuna somma per ottenere il titolo abilitativo alla pesca sportiva o dilettantistica.
Come richiedere il tesserino segna catture in Liguria
Il tesserino segna catture è un utile libretto sul quale il pescatore deve annotare la quantità e la specie (se possibile) del pesce pescato, affinché poi la Regione possa organizzare un piano appropriato di ripopolamento della fauna ittica.
Il tesserino è gratuito per i residenti della Liguria, mentre per i non residenti ha un costo di 10,00 Euro.
Esso viene rilasciato dalle associazioni di pescatori riconosciute e dagli appositi Uffici territoriali regionali. Il tesserino ha validità di un anno, alla scadenza deve essere riconsegnato presso il luogo cui lo si è precedentemente prelevato.
La Regione offre anche la possibilità, in alternativa al classico tesserino cartaceo, di ottenere un tesserino digitale dematerializzato.
Dove si può pescare in Liguria
I posti per pescare in Liguria di certo non mancano: ce ne sono molti, per tutti i gusti.
I luoghi principali dove si concentra la pesca sportiva sono i fiumi Scrivia e Trebbia, pieni di pesci d’acqua dolce.
Vi sono poi i bozi di Saudino a Sarzana, zona con laghi profondi anche 15 metri e vecchie cave di argilla. I bozi sono in totale 11, e presso di essi si possono praticare diversi tipi di pesca (pesca a bolognese, carp fishing e pesca a spinning).
Ancora, vi è la riserva di ponte di Savignone in provincia di Genova, luogo in cui è possibile pescare soprattutto trote, ed il lago di Osiglia, nella zona di Savona, bacino artificiale abitato da trote iridee, cavedani e persici reali.
Ogni luogo ha la sua tipica fauna ittica; il consiglio quindi, è di verificare quali pesci abitano i vari luoghi, in modo da poter pescare nel luogo che si preferisce, tenendo in considerazione anche quello che si vorrebbe effettivamente portare a casa.
Che cosa si pesca in Liguria
In Liguria si possono trovare tutte le più note specie di pesci d’acqua dolce e salata. Tra i pesci più diffusi si trovano: lo Storione, il Sarago, il Cefalo, ma anche pesci più ricercati come la Spigola, il Tonno rosso, l’Orata selvaggia, la Sogliola, lo Sgombro ed il Pesce spada.
Ogni pesce ha degli specifici periodi di divieto durante i quali la pesca è vietata, e delle misure minime che devono essere rispettate per ritenere la pesca lecita.
La misura del pesce va scoperta misurando dall’apice del muso fino all’estremità della pinna caudale; una volta pescato il pesce è necessario capire subito se le sue misure rientrino o meno nei parametri di legge, in modo da poter, in caso, ributtarlo in acqua.